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Il Labrador non è solo un cane!
Un tempo si pensava che il cane di St. John fosse nato da incroci casuali tra i cani usati sui pescherecci canadesi: ma l’allevatrice Mary Roslin-Williams contestò questa teoria affermando che non sarebbe stato possibile selezionare il manto nero puro (unico colore dei cani di St. John, e in origine unico colore ammesso nel Labrador) tramite incroci casuali.
Ancor più difficile, se possibile, sarebbe stato selezionare l’attitudine al riporto.
Una seconda teoria vedrebbe il Labrador discendere dal portoghese
Cao de Castro Laboreiro (tuttora esistente), che sarebbe giunto nell’isola di Terranova
al seguito dei portoghesi del Nord, dediti a traffici marittimi.
I pescatori canadesi, incapaci di pronunciarne correttamente il nome, avrebbero iniziato
a chiamare il cane come la regione confinante che aveva un nome molto simile.
Il Cao de Castro Laboreiro, però, non è nero ma grigio scuro (anche con tigrature): quindi,
anche in questo caso, non si capisce da dove sarebbe saltato fuori il nero puro.
Cane di St. John
La verità è che non sappiamo nulla di preciso sulle origini più remote della razza: invece conosciamo bene la sua sua storia recente, tutta inglese, che inizia con l’importazione del maschio Buccleuch Avon (nella foto a destra), nato nel 1885, da parte di Lord Malmesbury, che è considerato il “padre della razza” in Gran Bretagna.
Avon era nero, come tutti i cani dell’epoca, ma era portatore di chocolate
(che all’epoca veniva chiamato “liver”, fegato)
Il chocolate, proprio come il giallo, in origine veniva considerato
gravemente difettoso e i cuccioli co questi mantelli venivano soppressi alla
Banchory Bolo nascita: ma un discendente di Buccleuch Avon, nato nel 1915, manifestò caratteristiche eccezionali sia di bellezza che di lavoro (fu il primo cane ad ottenere il titolo
di “Dual champion”) e venne usato moltissimo in riproduzione.
Così i suoi geni “chocolate” vennero trasmessi per oltre mezzo secolo, fino al riconoscimento dei colori diversi
da nero.
Buccleuch Avon
Dopo un iniziale periodo di confusione tra Labrador e Terranova, in Inghilterra si fece finalmente chiarezza; nel 1904 arrivò il riconoscimento ufficiale e nel 1916 nacque il primo Club di razza.
Sulle orme di Lord Malmesbury nuovi allevatori si appassionarono al Labrador e cominciarono a selezionarlo come retriver: ricordiamo tra tutti Lady Howe, con l’affisso “Banchory”, e Mrs Broadley, con l’affisso “Sandylands”, il più famoso nella storia della razza (produsse oltre settanta campioni).
Dopo un lungo periodo in cui i cani continuarono ad essere solo neri, finalmente Mn. Wonnald (affisso “Knaight”) decise che non era giusto sopprimere cuccioli sani solo perché il loro mantello non era riconosciuto dallo Standard: cosi, preso il coraggio a due mani, portò per la prima volta un giallo in esposizione… ed ottenne uno strepitoso successo di pubblico. Cosi il giallo venne ammesso nello Standard e nel 1925 nacque addirittura un Club riservato esclusivamente a questa varietà di colore.
Poco più tardi venne riconosciuto anche il chocolate (inizialmente chiamato “fegato”): la prima campionessa di questo colore fu Cookridge Tango, allevata dalla signora Pauling.
Dopo un lungo periodo in cui i cani continuarono ad essere solo neri, finalmente Mn. Wonnald (affisso “Knaight”) decise che non era giusto sopprimere cuccioli sani solo perché il loro mantello non era riconosciuto dallo Standard: cosi, preso il coraggio a due mani, portò per la prima volta un giallo in esposizione… ed ottenne uno strepitoso successo di pubblico. Cosi il giallo venne ammesso nello Standard e nel 1925 nacque addirittura un Club riservato esclusivamente a questa varietà di colore.
Poco più tardi venne riconosciuto anche il chocolate (inizialmente chiamato “fegato”): la prima campionessa di questo colore fu Cookridge Tango, allevata dalla signora Pauling.